Tra i diversi eventi che hanno formato il cartellone degli incontri presso l’area istituzionale della Regione Piemonte, uno spazio promozionale era dedicato all’Istituto Grappa Piemonte, che raccoglie 14 distillerie piemontesi vantando un ricco patrimonio storico e culturale nel comparto della distillazione di grappe. L’occasione è stata utile per informare del lavoro che l’associazione sta sviluppando al fine di valorizzare e tutelare l’unicità della grappa italiana; mentre sullo schermo sfilavano i marchi aderenti al sodalizio, il presidente Alessandro Revel Chion ha presentato questa importante realtà associativa piemontese, anticipando l’evento che verrà allestito per celebrare l’anniversario dell’Unità d’Italia: “Alambicco Italia 150, il Gusto di un Paese Unito e Distillato”, previsto nel mese di Settembre ad Asti. A Verona era inoltre presente Cesare Mazzetti, che è intervenuto anche come presidente dell’Istituto Nazionale Grappa, e Carlo Beccaris che ha approfondito in una breve parentesi tecnica le fasi di produzione del distillato. E’ seguita una degustazione commentata di grappe dai vitigni di Grignolino, Nebbiolo e Moscato, quest’ultimo accompagnato da delizie al cioccolato.
Nelle foto i relatori a Verona.
In febbraio alcuni alambicchi piemontesi fumano ancora visibilmente, ma sono gli ultimi fuochi: sta ormai terminando infatti l'annuale ciclo di distillazione e le aziende che aderiscono all'Istituto Grappa Piemonte possono tracciare un bilancio della produzione relativa alle vendemmie del 2010; le diverse distillerie che operano nei vari territori della nostra Regione si trovano d'accordo nell'analisi dei dati a disposizione: le uve raccolte erano discretamente abbondanti e di buona qualità, di conseguenza le vinacce arrivate per la trasformazione sono risultate ottime ed hanno spesso aumentato le rese di produzione, complici anche le operazioni di pressatura da parte delle cantine, non particolarmente insistenti. Altro dato registrato è la minima variazione della quantità totale delle vinacce trattate in distilleria e quindi della produzione, che risultano quasi in linea con la precedente annata e che, grazie alla già annunciata qualità del materiale distillato, offriranno delle grappe con pregiate caratteristiche organolettiche. In alcune aziende si è invece avuto un marcato incremento di produzione, giustificato da un sensibile aumento delle quantità di vinaccia ritirata che non si è “dispersa” in altre regioni italiane, contribuendo alla produzione nel territorio d'origine. Ci sono quindi tutti i presupposti per avere dei prodotti distillati di grande qualità, a conferma anche della preziosa arte del lambiccare che in Piemonte gode di una storia importante; le grappe affronteranno un mercato che risente di un periodo non certo facile, ma le aziende di questa associazione hanno confermato per il 2010 soltanto un lieve calo nelle vendite, che pare sicuramente superabile vista l'autorevole rappresentatività del prodotto e la sua prestigiosa unicità made in Italy; di buon auspicio è l’evidente successo ottenuto con le vendite legate alle festività di fine anno, che hanno regalato numeri molto positivi confermando il carattere nobile acquisito da questo prodotto che viene ormai interpretato come un dono importante. La promozione comunque non conoscerà soste e sarà destinata a far apprezzare ancor maggiormente questo prodotto artigianale, riconoscendolo come un alcolico da meditazione e da scoprirsi nell'intensità dei suoi gusti ed aromi. Nel frattempo le distillerie pensano già alla riorganizzazione degli impianti per accogliere le prossime annate, avvicinandosi ai caratteri dell'eco-sostenibilità attraverso l'utilizzo delle energie alternative, nella direzione di una completa sensibilità protettiva verso l'ambiente e il territorio.
Alessandro Revel Chion
L’azione promozionale dell’Istituto Grappa Piemonte continua attraverso i numerosi appuntamenti annuali, nell’intento di offrire al pubblico diverse occasioni per avvicinarsi alla preziosa tradizione italiana della distillazione; opportunità interessanti per scoprire le storie di molti imprenditori che interpretano il loro lavoro con una passione che ha attraversato i secoli e che oggi si rivolge alla platea attraverso i sapori e gli aromi dei loro prodotti. A Costigliole d’Asti nei giorni 5, 6 e 7 novembre la grappa dei distillatori piemontesi aderenti a questa associazione sarà nuovamente protagonista sui banchi d’assaggio allestiti nella Cantina dei Vini, nell’ambito della manifestazione Barbera il Gusto del Territorio. Il Pianeta Grappa attende il suo pubblico per offrire degustazioni libere o guidate e abbinate ai dolci della pasticceria del territorio. L’occasione è ottima per conoscere la produzione di distillerie provenienti dalle diverse realtà vitivinicole della nostra Regione che si uniranno e si confronteranno con alcune aziende produttive giunte dalla Toscana.
(orario: 10-23 Info 0141.961661).
All’annuale appuntamento astigiano non potevano certo mancare le grappe della terra piemontese. L’Istituto Grappa Piemonte, a cui aderiscono 14 aziende provenienti dalle diverse aree della Regione, rappresenta le grandi firme della distillazione e sbarca alla grande kermesse enologica con l’intenzione di promuovere con nuovo slancio un prodotto di antica tradizione. “D’ogni grappa il vino” è il titolo della Serata d’Assaggio che si svolgerà venerdì 17 Settembre dalle ore 21 al Palazzo del Collegio di via Goltieri. Allestito in collaborazione con la Camera di Commercio di Asti, l’appuntamento offre una degustazione di grappe che accompagnano e si confrontano con i vini d’origine delle vinacce, affiancandosi ai piatti della tradizione piemontese. Una presentazione completa ed originale - sottolinea il presidente dell’Istituto Alessadro Revel Chion - che si rivolge in modo approfondito al vitigno d’origine, guidata dall’intervento degli stessi produttori ed arricchita dalla proiezione di sequenze fotografiche dedicate all’affascinante mondo della distillazione. Protagoniste saranno la grappa di Arneis, di Barbera invecchiata, la grappa di Nebbiolo e di Moscato invecchiata, accanto ai relativi vini. La parte gastronomica è affidata alle mani di Cristina Pescio della nota Osteria del Diavolo di Asti: sicuro valore aggiunto per una grande serata. E’ già possibile prenotarsi (il costo è 6 euro) telefonando al numero 0141535259, dal lunedì al venerdì (8.30 - 12.30).