E’ iniziata con i calorosi saluti della presidente della Provincia di Asti, On. Maria Teresa Armosino, e del presidente della Camera di Commercio, Mario Sacco, e si è poi conclusa con un bilancio positivo “Alambicco150”, la giornata-evento allestita per la Douja di Asti dall’Istituto Grappa Piemonte che ha voluto celebrare l’anno dell’anniversario raccontando questo splendido distillato italiano attraverso diversi approfondimenti e interpretazioni. Il pubblico intervenuto a Palazzo Borello -in gran parte giovane, tra cui gli alunni dell’Istituto agrario Penna di Asti- ha potuto ascoltare le storie di tre famiglie di distillatori che si sono sviluppate lungo un percorso di tempo compreso tra il 1861 e i giorni nostri: Alessandro Soldatini di Silvano d’Orba (distilleria Gualco), Valeria Luparia di Casale (distilleria Magnoberta) e Paolo Marolo di Alba (distilleria Marolo) hanno ricordato le origini dei loro impianti di distillazione e l’evoluzione del loro lavoro che nel corso degli anni ha incrociato i tanti eventi storici successi nel nostro Paese. A testimoniare le nuove leve che operano tra gli alambicchi, le voci fresche e determinate di Paolo Beccaris da Boglietto di Costigliole d’Asti e di Priscilla Occhipinti da Grosseto: se il primo interpreta con spirito decisamente commerciale, rivolto al marketing e all’innovazione il suo ruolo all’interno di una distilleria fondata dal nonno, la seconda è giunta con passione alla sua quindicesima personale distillazione in un impianto che ha rilevato e gestisce da oltre dieci anni, tra le cui caldaie e colonne si sente perfettamente a suo agio. Emozionante il ricordo di Romano Levi attraverso le parole e le immagini: per il “grappiol’angelico” da Neive sono giunti i rappresentanti del Comune e della nuova proprietà della distilleria Levi che insieme a Fabrizio, da sempre fedele collaboratore di Romano, hanno ricevuto il riconoscimento alla sua memoria. Non sono poi mancate le visite guidate nelle aziende Montanaro di Gallo d’Alba e Beccaris di Costigliole d’Asti per “toccare con mano” l’opera del mastro distillatore nel delicato momento del ritiro e del trattamento delle vinacce appena conferite. L’evento si è concluso all’Enofila con il tutto esaurito per l’assaggio dei distillati provenienti da vitigni piemontesi, liguri, toscani e siciliani nel percorso degustativo commentato, ispirato dal viaggio risorgimentale di Garibaldi e accompagnato dai piatti di Cristina Pescio dell’Osteria del Diavolo. Soddisfatto il presidente dell’Istituto, Alessandro Revel Chion, che ha potuto promuovere e valorizzare la grappa italiana rivolgendosi anche e soprattutto alle nuove generazioni che hanno partecipato con passione ai diversi appuntamenti dell’evento.