Nell’autunno scorso era toccato a Miranda Bocchino, una delle “signore“ della grappa piemontese, figlia del fondatore della nota dinastia dei Bocchino. Se ne è andata a 86 anni mentre il figlio Carlo è oggi alla guida dell’azienda e la figlia Antonella ha appena inaugurato il nuovo progetto “AB Selezione Italian Spirits”. Figura energica e volitiva che ha condotto per anni un’impresa nata nel 1898 e che ha reso grande notorietà alla città di Canelli. Poco tempo fa se ne è andato Tommaso Carbonelli, titolare della distilleria San Tommaso di San Salvatore Monferrato che proveniva dal mondo del vino e che si è avvicinato all’arte del “lambiccare” in una distilleria di Dogliani, nel cuneese, per poi concretizzare la sua passione attraverso l’azienda nel Monferrato alessandrino dal 1999, sviluppandosi anche nella produzione di tappi. In questi giorni il “comparto della grappa” piemontese piange ancora, e stavolta per Gianfranco Berta di 59 anni, titolare insieme al fratello Chicco della distilleria di Mombaruzzo e di diverse altre attività imprenditoriali che interessano i territori del Monferrato e del Roero. Gianfranco nel corso della sua vita è stato amministratore pubblico a Nizza Monferrato, presidente provinciale della Confartigianato e delle Strade del Vino. E’ stato anche candidato al Senato alle ultime elezioni politiche. Se ne vanno figure che rappresentano interi territori, volti di marchi storici che non si sono mai staccati dal tradizionale e familiare lavoro reso dalla terra e dalla faticosa realtà che questo ha sempre rappresentato. Menti illuminate che hanno costruito strade imprenditoriali, anime che spesso fin da piccole hanno profumato del vapore di vinaccia. Con la scomparsa di questi protagonisti, si impoverisce quindi quella lunga cordata di figure e di famiglie che costituiscono la cifra storica e artigianale della distillazione in Piemonte, ma che saprà comunque ancora rafforzarsi attraverso quel prezioso ricambio generazionale che è arrivato a costituire l’attuale realtà del comparto.