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L'attenzione alla qualità dei prodotti e ai consumatori ha unito produttori e degustatori nell'iniziativa di Anag ad Asti

Alambicco d'Oro 2016.

Il mondo della grappa sempre più attento al consumatore e a una 'cultura del buon bere'.
Premiazione ufficiale per i prodotti 'spiritosi' che hanno vinto medaglie e premi speciali al 33° Premio Alambicco d'Oro.

Il mondo 'spiritoso' di grappe e acquaviti si fa sempre più attento al consumatore e alla 'cultura del buon bere', coniugando la tradizione dell'arte distillatoria con l'innovazione in materia di tecnologie e comunicazione e favorendo la sinergia di tutti i soggetti coinvolti, dai distillatori ai degustatori. E' quanto emerso, in sintesi, dall'incontro 'La grappa e le acquaviti nella cultura enogastronomica italiana', che ha aperto l'iniziativa organizzata da Anag, Assaggiatori grappa e acquaviti nell'ambito della 50° Douja d'Or ad Asti e introdotto la premiazione del 33° Premio Alambicco d'Oro. All'appuntamento hanno preso parte, fra gli altri, ospiti istituzionali, rappresentanti del mondo della grappa in Italia e delle associazioni regionali e delegazioni provinciali di Anag e altre associazioni di degustatori impegnati per promuovere un consumo consapevole dei numerosi prodotti di qualità che caratterizzano il panorama enogastronomico italiano.

“La grappa - ha detto Paola Soldi, presidente federale di Anag, Assaggiatori grappa e acquaviti - è una tradizione 100 per cento italiana che affonda le sue radici nella nostra storia e cultura e fa parte pienamente dell'enogastronomia nazionale. La nostra associazione è impegnata ogni giorno affinchè questa eccellenza nazionale sia sempre più conosciuta e valorizzata, anche attraverso abbinamenti, classici e nuovi, con altri prodotti di alta qualità e con associazioni che, come la nostra, puntano a stabilire un legame importante tra i produttori e i consumatori all'insegna della cultura del consumo consapevole. Con questi obiettivi, Anag sta puntando molto anche sui giovani, in crescita nelle nostre iniziative in tutta Italia, e ritiene fondamentale unire le forze con tutti i soggetti del mondo della distillazione, a partire dai distillatori, custodi di un patrimonio culturale e produttivo che rappresenta una ricchezza per l'Italia e che merita di essere valorizzata al meglio”.

Tradizione e innovazione nel mondo della distillazione sono stati anche al centro dell'intervento di Alessandro Soldatini, presidente dell’Istituto Grappa Piemonte, che ha esaltato la grappa come eccellenza sensoriale espressione di un territorio. “La tradizione di un'arte antica come quella distillatoria tramandata di generazione in generazione - ha detto - deve essere coniugata con investimenti in innovazione, a partire da strumenti e  tecnologie, guardando al futuro valorizzando il passato. Un grandissimo valore della produzione 'spiritosa', inoltre, è il legame con i territori, che rendono unico ogni prodotto”.

"L'italianità della grappa - ha aggiunto Elvio Bonollo, presidente dell'Istituto Nazionale Grappa - è un valore che oggi può essere efficacemente trasmesso in primis attraverso il packaging. Da esso dipende, infatti, il primo contatto visivo che il consumatore ha con il prodotto e da esso dovrebbe derivare l’immediata riconoscibilità dello stesso. Il packaging nel settore della grappa si è molto evoluto in termini di originalità, eleganza e forza comunicativa, ma le aspettative create dal packaging stesso richiedono, poi, di trovare riscontro nel contenuto. Le grappe di oggi, da questo punto di vista, riescono a rispondere ai gusti anche dei consumatori più esigenti e raffinati e il modo migliore e insuperabile per farle apprezzare in tutta la loro intensità, ampiezza, ricchezza, eleganza e franchezza è la degustazione, singolare o in abbinamento con cibi o altri prodotti che contribuiscono alla sua esaltazione".

Abbinamenti di prodotti di qualità e il ruolo delle associazioni di degustatori nella valorizzazione delle eccellenze italiane sono state ribadite negli altri interventi che hanno animato l'incontro, con i contributi di Valeria Luparia, dell’Associazione Donne della Grappa e di Bianca Piovano, coordinatrice del Gia, Gruppo Italiano Assaggiatori, di cui fa parte la stessa Anag e che riunisce associazioni impegnate nella valorizzazione di prodotti di qualità, quali salumi, formaggi, miele, frutta, vini e aceto balsamico di Modena. I saluti istituzionali, invece, sono stati portati da Davide Arri, vicesindaco di Asti e Angela Motta, consigliere regionale.

La premiazione del 33° Premio Alambicco d'Oro. L'incontro è stato seguito dalla premiazione dei 49 prodotti ‘spiritosi’ selezionati fra i 122 in gara al 33esimo Premio Alambicco d'Oro, con l'assegnazione delle 2 medaglie Best Gold, 18 Gold e 29 Silver e dei due premi speciali: quello per il maggior punteggio ottenuto sommando tutte le medaglie vinte, andato alla Distilleria Segnana di Trento, e quello, novità dell’edizione 2016, per 'Il vestito della grappa', premio di design assegnato per la prima volta da Anag alla bottiglia giudicata più bella per etichetta e forma valutandone eleganza, creatività, innovazione, originalità e appeal verso il consumatore. A vincerlo è stata la Distilleria Pisoni, in provincia di Trento, con la bottiglia della Grappa Clessidra. I risultati completi del concorso promosso da Anag sono disponibili sul sito www.anag.it, dove è possibile scaricare anche un e-book con le descrizioni sensoriali dei 49 prodotti vincitori.

Informazioni. Il Premio Alambicco d’Oro è stato promosso da Anag con il patrocinio di Istituto Nazionale Grappa, Associazione Donne della Grappa e Camera di commercio di Asti, mentre la premiazione ha contato anche sul supporto dell’Istituto Grappa.