Venerdì 28 gennaio il Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e Grappa di Barolo è stato tra i protagonisti dell’evento “La nocciola IGP per tre”: un appuntamento promozionale allestito con lo scopo di valorizzare la nocciola Piemonte Igp in abbinamento ai prodotti del territorio piemontese, in particolare al riso Dop di Baraggia, ai vini Doc e Docg della regione e alle grappe Ig del Piemonte.
L’evento ha avuto base presso il ristorante “Io e Luna” di Guarene, in provincia di Cuneo, e ha visto il coinvolgimento di tre aziende che si occupano di produzione e trasformazione della nocciola, di tre riconosciuti chef/pasticceri piemontesi (Stefano Paganini, Fabrizio Baracco, Davide Odore) che utilizzano la nocciola per la preparazione dei loro piatti, e infine di una giuria composta da operatori del settore e giornalisti che ha valutato i tre piatti proposti per l’occasione dagli chef.
Nel corso della giornata, oltre al pranzo-degustazione, si sono organizzate visite alle aziende coinvolte nel progetto e infine una cena di gala ha concluso i lavori. Un format nuovo, che ha previsto una parte importante dedicata alla comunicazione, con interviste, l’acquisizione di immagini e fotografie e redazioni dell’ufficio stampa per dare ampia visibilità a un progetto che ha iniziato la sua storia con questo appuntamento, e che verrà ripreso anche per interventi promozionali in terra straniera.
Ai tavoli e lungo la giornata, il Consorzio della grappa piemontese è stato presente con l’intervento del direttore Bruno Penna e con una selezione di prodotti di sei distillerie aderenti al sodalizio, in particolare: la grappa di Barolo invecchiata della distilleria Marolo di Alba, la grappa di Barbera e Arneis invecchiata della distilleria Berta di Mombaruzzo, la grappa di Moscato invecchiata della Valverde liquori e grappe di Cortemilia, la grappa giovane di Barbera della distilleria Rovero di Asti, la grappa giovane di Nebbiolo di Carema della distilleria Revel Chion di Chiaverano e la grappa giovane di Brachetto della grapperia artigianale Alì di Canelli.