Tornato il bel tempo sulla città di Alba, l’edizione 2024 di Vinum chiude in bellezza, ritrovando la grande folla che da sempre caratterizza questa manifestazione. E si sono rinnovati i caratteri già conosciuti e trovati nelle scorse edizioni: la presenza importante dì visitatori stranieri provenienti in gran parte dal Nord Europa, e poi dalle Americhe, da Australia e dal Giappone, oltre ovviamente agli italiani arrivati da ogni regione. E ancora una volta si sono contati tantissimi giovani, sicuramente i protagonisti e ormai riconosciuti appassionati del mondo del vino e anche dei distillati. Il Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e Grappa di Barolo ancora una volta ha fatto la sua parte, offrendo un prezioso valore aggiunto alla diffusa realtà territoriale rappresentata attraverso le tante cantine e i consorzi con centinaia di etichette sui banchi d’assaggio. Le grappe sono piaciute, in tutte le loro varianti e tipologie, e alla fine dei sette giorni dell’evento il numero di degustazioni servite allo stand ha quasi raggiunto la quota dello scorso anno, contando circa 6.500 assaggi. Al Banco delle grappe piemontesi inoltre, quest’anno è aumentata in modo significativo la presenza fisica delle aziende (Beccaris, Revel Chion, Gualco, Mazzetti d’Altavilla, Distillerie del Monferrato, Marolo, Montanaro, Dellavalle) con i suoi operatori, i titolari o i mastri distillatori, che si sono affiancati agli assaggiatori ANAG (Sergio Rossotto, Ignazio Nebiolo, Giuliano Cesari, Guirino Ciliberti, Donatella Alfero, Claudio Sandrone, Elisa Ciliberti) presenti per ogni giorno della manifestazione. Le diverse giornate di pioggia non hanno quindi fermato il pubblico, che certamente avrebbe certificato un nuovo record di presenze - visti i numeri d’esordio - se il sole avesse accompagnato maggiormente l’evento, ma il successo non è mancato neanche quest’anno, per un appuntamento atteso, ben organizzato e ormai collaudato in tutti i suoi diversi aspetti.